La bresaola è un salume amato e apprezzato per il suo sapore delicato e la sua versatilità in cucina. Tuttavia, non tutte le bresaole in commercio sono uguali. Negli ultimi anni, la domanda di prodotti alimentari più sani e naturali è aumentata notevolmente e, di conseguenza, sono emerse preoccupazioni riguardanti la qualità degli ingredienti utilizzati nella produzione di alcuni salumi. È fondamentale, quindi, imparare a leggere le etichette e a riconoscere quali prodotti potrebbero contenere troppi conservanti e additivi. Una scelta consapevole può non solo migliorare la salute, ma anche garantire un’esperienza gastronomica superiore.
La bresaola tradizionale, preparata secondo i metodi artigianali, è solitamente priva di additivi chimici e conservanti e ha un sapore autentico che deriva dalla scelta di carni di alta qualità e da un processo di stagionatura naturale. Al contrario, molte marche commerciali, in particolare quelle a basso costo, possono aggiungere una serie di conservanti e additivi per prolungare la durata di conservazione e migliorare l’aspetto del prodotto finale, rinunciando però a qualità e sapore. Questo è il motivo per cui è fondamentale saper discernere tra i diversi tipi di bresaola presenti sul mercato.
Come riconoscere i conservanti nella bresaola
Uno dei principali segnali di allerta sono gli ingredienti elencati sull’etichetta. Quando si acquista bresaola, la cosa più importante è controllare la lista degli ingredienti. Se la bresaola contiene additivi come nitriti, nitrati, o conservanti artificiali, potrebbe essere un indizio che il prodotto non è di alta qualità. I nitriti e i nitrati sono comunemente utilizzati nella lavorazione della carne per prevenire la crescita di batteri, ma il loro utilizzo è stato messo sotto scrutinio a causa dei potenziali rischi per la salute associati al consumo eccessivo. Inoltre, ingredienti come il glutammato monosodico e altre sostanze chimiche potrebbero essere una categoria da evitare per chi cerca di mantenere un’alimentazione sana e naturale.
La trasparenza è fondamentale: marche che si impegnano a utilizzare ingredienti naturali e a evitare additivi chimici di sintesi spesso evidenziano queste informazioni sulle confezioni. Pertanto, cercare marchi che si dichiarano “senza conservanti” oppure “fatti con ingredienti naturali” può essere un buon inizio. Tuttavia, è anche consigliabile documentarsi sulle varie aziende e leggere le recensioni dei consumatori, poiché spesso la qualità della bresaola e l’onestà dell’azienda possono variare significativamente.
Le marche da evitare
È naturale che i listini dei prodotti alimentari siano in continua evoluzione, e le marche, per rimanere competitive, possono modificare le loro ricette e ingredienti. Tuttavia, al fine di aiutare i consumatori a fare scelte più informate, è possibile evidenziare alcune marche di bresaola che negli anni hanno ricevuto segnalazioni riguardanti un alto contenuto di conservanti. Tra queste, ci sono aziende che, purtroppo, sono più concentrate su costi ridotti e produzione di massa piuttosto che sulla qualità del prodotto.
Alcuni marchi più noti, quando non indicano esplicitamente l’assenza di conservanti nella loro etichetta, possono mettere in discussione la qualità della loro bresaola. Non è raro trovare prodotti che contengono una lista di ingredienti più lunga del necessario, con additivi e sostanze chimiche piuttosto che carne di alta qualità. Se il prodotto viene venduto a un prezzo molto inferiore rispetto alla media del mercato, è probabile che non siano procedimenti artigianali ma metodi di produzione industriale, in cui il contenuto di conservanti può aumentare per garantire una shelf life più lunga.
Perché è meglio scegliere una bresaola naturale
Optare per bresaola di qualità significa fare una scelta non solo per il proprio benessere ma anche per supportare pratiche agricole più sostenibili. Produttori che si dedicano alla preparazione di bresaola tradizionale spesso utilizzano carni provenienti da allevamenti di animali trattati in modo etico, senza l’utilizzo di ormoni o antibiotici. Questi metodi non solo producono carne più sana, ma incoraggiano anche un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente.
Inoltre, il gusto della bresaola artigianale è incomparabile. Molti consumatori notano una differenza evidente nel sapore e nella consistenza tra una bresaola commerciale e una fatta con metodi tradizionali. La capacità di assaporare il vero gusto della carne, senza interferenze di additivi chimici, è un valore aggiunto che gli intenditori del cibo possono apprezzare. La dimensione e l’aspetto del prodotto possono anche essere un indicatore di qualità: una bresaola fatta a mano tende ad avere un aspetto meno uniforme, ma questo è un segno di artigianalità e autenticità.
In definitiva, la scelta della bresaola non deve limitarsi soltanto ai parametri di prezzo e praticità. Investire in prodotti di alta qualità non solo significa prendersi cura della propria salute, ma anche promuovere una filiera alimentare più sostenibile ed etica. Prendersi il tempo per informarsi su ciò che si acquista può fare una grande differenza, contribuendo a un’alimentazione più sana e a un’esperienza gastronomica più gratificante.












